N ell'ottobre, i comandanti dell'VIII Armata hanno deciso di trasferire il 2° Corpo d'Armata Polacco nel difficile terreno montuoso dell'Appennino centrale. Il 14 ottobre, alla 5ª Divisione della fanteria "Kresowa", rinforzata, è stata affidata la parte del fronte a sud di Forlì; tre giorni dopo essa ha iniziato l'offensiva, spingendo il nemico sempre più a nord. La 3ª Divisione dei Fucilieri dei Carpazi, invece, ha svolto un ruolo chiave nelle operazioni mirate alla liberazione di Forlì, facilitando la conquista della città, avvenuta ai primi di novembre da parte della 46ª Divisione della fanteria britannica. Il 12 novembre i reparti polacchi hanno partecipato alla battaglia di Faenza. Il 2° Corpo d'Armata Polacco ha esaurito la spinta offensiva nella notte del 16-17 dicembre sul fiume Senio, dove, per via delle forti perdite e delle condizioni atmosferiche sempre più avverse, è stato costretto a passare alle operazioni di difesa.
L'armata Polacca sul fronte occidentale
Le operazioni di offensiva sul fronte italiano sono state riprese solo il 9 aprile 1945. L'obiettivo della loro prima tappa è diventata la liberazione di Bologna, un importante nodo di comunicazione. Secondo il piano, l'assalto da sud sarebbe stato sostenuto dalla V Armata americana, mentre da sud-est avrebbe attaccato il nucleo dell'VIII Armata inglese, formato dal 2° Corpo d'Armata Polacco e dal V Corpo d'Armata Britannico.
Dato che il generale Anders aveva assunto in quel periodo la carica di Comandante Supremo delle Forze Armate, sostituendo il generale Tadeusz Bora-Komorowski, caduto in prigionia, il comando temporaneo del 2° Corpo d'Armata Polacco è stato assegnato al generale di brigata Zygmunt Bohusz-Szyszko. Ai fini di tale offensiva, ai suoi ordini cono stati anche subordinati la 7ª Brigata Corrazzata britannica, la 43ª Brigata di Fanteria Motorizzata indiana e alcuni reggimenti inglesi di artiglieria.
Il 2° Corpo d'Armata Polacco ha sferrato l'attacco la sera del 9 aprile e superato il fiume Senio, la cui riva meridionale aveva difeso per tutto l'inverno. Due giorni dopo, gli alleati sono riusciti a raggiungere il fiume Santerno, e il 14 aprile a liberare la città di Imola. Le truppe polacche, continuando l'offensiva, hanno dovuto combattere duramente in diverse battaglie lungo i numerosi torrenti difesi dal nemico. Malgrado queste difficoltà esse sono giunte a Bologna, abbandonata ormai dai tedeschi, già nel mattino del 21 aprile, due ore prima dei reparti americani, che avevano da percorrere una distanza decisamente inferiore. La liberazione della città ha segnato la conclusione dell'itinerario di guerra del 2° Corpo d'Armata Polacco in Italia. Durante tutta la campagna le perdite riportate dal II Corpo d'Armata polacco sono state molto alte: in totale 17.131 militari, di cui 2.620 morti sul campo di battaglia.
Concluse le operazioni belliche, grazie all'adesione dei polacchi prima costretti ad arruolarsi nella Wehrmacht nonché degli ex-prigionieri di guerra, nell'ambito del 2° Corpo d'Armata Polacco è stata istituita la 2ª Divisione Corazzata di Varsavia, sotto il comando del generale di brigata Bronisław Rakowski. Era composta da: 2ª Brigata Corazzata, nuova 16ª Brigata di Fanteria della Pomerania, 7° Reggimento di Artiglieria a Cavallo, 16° Reggimento di Artiglieria Leggera, 2° Reggimento di Artiglieria Contraerea, 2° Reggimento di Artiglieria Controcarro, Reggimento dei Lancieri dei Carpazi, reparti genio, trasmissione e servizi ausiliari. Il 2° Corpo d'Armata Polacco rappresentava la più grande organizzazione tattica delle Forze Armate Polacche schierata a fianco degli Alleati: alla fine del 1945 il numero dei militari che la componevano era superiore ai 107.000.
Dopo la fine della guerra, i reparti del 2° Corpo d'Armata Polacco sono stati dislocati in diverse località delle seguenti regioni: Marche, Emilia-Romagna e Abruzzo. Non solo si è voluta mantenere la preparazione delle truppe al combattimento ma è stata anche intrapresa un'intensa attività culturale e di istruzione nei confronti delle stesse. Negli anni 1945–1947, presso gli atenei italiani hanno studiato circa 1.300 soldati. Nell'autunno 1946, il 2° Corpo d'Armata Polacco è stato trasferito in Gran Bretagna, poi gradualmente smobilitato e alla fine sciolto il 10 luglio 1947, unitamente a tutte le Forze Armate Polacche.
Tra gli oltre 100.000 militari del 2° Corpo d'Armata Polacco, solo in 14.000 hanno deciso di tornare in Polonia, ormai sotto il controllo dell'Unione Sovietica. Molti di loro hanno subito persecuzioni e incarceramenti a causa della loro partecipazione al 2° Corpo d'Armata Polacco. Nel 1946, il governo polacco comunista ha privato della cittadinanza polacca il generale Anders e altri 75 ufficiali delle Forze Armate Polacche, che avevano combattuto al fianco della Gran Bretagna e degli Stati Uniti d'America.
In Italia sono rimasti pochi militari del 2° Corpo d'Armata Polacco. Tra loro una quarantina di studenti del Politecnico di Torino, che hanno voluto concludere gli studi e conseguire la laurea, e un gruppo ristretto di soldati sposatisi con le cittadine italiane. Coloro che sono rimasti nel capoluogo piemontese hanno in seguito istituto la „Comunità Polacca di Torino".
Il 2° Corpo d'Armata Polacco in Italia nel 1945
Le operazioni di offensiva sul fronte italiano sono state riprese solo il 9 aprile 1945. L'obiettivo della loro prima tappa è diventata la liberazione di Bologna, un importante nodo di comunicazione. Secondo il piano, l'assalto da sud sarebbe stato sostenuto dalla V Armata americana, mentre da sud-est avrebbe attaccato il nucleo dell'VIII Armata inglese, formato dal 2° Corpo d'Armata Polacco e dal V Corpo d'Armata Britannico.
Dato che il generale Anders aveva assunto in quel periodo la carica di Comandante Supremo delle Forze Armate, sostituendo il generale Tadeusz Bora-Komorowski, caduto in prigionia, il comando temporaneo del 2° Corpo d'Armata Polacco è stato assegnato al generale di brigata Zygmunt Bohusz-Szyszko. Ai fini di tale offensiva, ai suoi ordini cono stati anche subordinati la 7ª Brigata Corrazzata britannica, la 43ª Brigata di Fanteria Motorizzata indiana e alcuni reggimenti inglesi di artiglieria.
Il 2° Corpo d'Armata Polacco ha sferrato l'attacco la sera del 9 aprile e superato il fiume Senio, la cui riva meridionale aveva difeso per tutto l'inverno. Due giorni dopo, gli alleati sono riusciti a raggiungere il fiume Santerno, e il 14 aprile a liberare la città di Imola. Le truppe polacche, continuando l'offensiva, hanno dovuto combattere duramente in diverse battaglie lungo i numerosi torrenti difesi dal nemico. Malgrado queste difficoltà esse sono giunte a Bologna, abbandonata ormai dai tedeschi, già nel mattino del 21 aprile, due ore prima dei reparti americani, che avevano da percorrere una distanza decisamente inferiore. La liberazione della città ha segnato la conclusione dell'itinerario di guerra del 2° Corpo d'Armata Polacco in Italia. Durante tutta la campagna le perdite riportate dal II Corpo d'Armata polacco sono state molto alte: in totale 17.131 militari, di cui 2.620 morti sul campo di battaglia.
Concluse le operazioni belliche, grazie all'adesione dei polacchi prima costretti ad arruolarsi nella Wehrmacht nonché degli ex-prigionieri di guerra, nell'ambito del 2° Corpo d'Armata Polacco è stata istituita la 2ª Divisione Corazzata di Varsavia, sotto il comando del generale di brigata Bronisław Rakowski. Era composta da: 2ª Brigata Corazzata, nuova 16ª Brigata di Fanteria della Pomerania, 7° Reggimento di Artiglieria a Cavallo, 16° Reggimento di Artiglieria Leggera, 2° Reggimento di Artiglieria Contraerea, 2° Reggimento di Artiglieria Controcarro, Reggimento dei Lancieri dei Carpazi, reparti genio, trasmissione e servizi ausiliari. Il 2° Corpo d'Armata Polacco rappresentava la più grande organizzazione tattica delle Forze Armate Polacche schierata a fianco degli Alleati: alla fine del 1945 il numero dei militari che la componevano era superiore ai 107.000.
Dopo la fine della guerra, i reparti del 2° Corpo d'Armata Polacco sono stati dislocati in diverse località delle seguenti regioni: Marche, Emilia-Romagna e Abruzzo. Non solo si è voluta mantenere la preparazione delle truppe al combattimento ma è stata anche intrapresa un'intensa attività culturale e di istruzione nei confronti delle stesse. Negli anni 1945–1947, presso gli atenei italiani hanno studiato circa 1.300 soldati. Nell'autunno 1946, il 2° Corpo d'Armata Polacco è stato trasferito in Gran Bretagna, poi gradualmente smobilitato e alla fine sciolto il 10 luglio 1947, unitamente a tutte le Forze Armate Polacche.
Tra gli oltre 100.000 militari del 2° Corpo d'Armata Polacco, solo in 14.000 hanno deciso di tornare in Polonia, ormai sotto il controllo dell'Unione Sovietica. Molti di loro hanno subito persecuzioni e incarceramenti a causa della loro partecipazione al 2° Corpo d'Armata Polacco. Nel 1946, il governo polacco comunista ha privato della cittadinanza polacca il generale Anders e altri 75 ufficiali delle Forze Armate Polacche, che avevano combattuto al fianco della Gran Bretagna e degli Stati Uniti d'America.
In Italia sono rimasti pochi militari del 2° Corpo d'Armata Polacco. Tra loro una quarantina di studenti del Politecnico di Torino, che hanno voluto concludere gli studi e conseguire la laurea, e un gruppo ristretto di soldati sposatisi con le cittadine italiane. Coloro che sono rimasti nel capoluogo piemontese hanno in seguito istituto la „Comunità Polacca di Torino".
Foto provenienti dall'Archivio Digitale Nazionale polacco - National Digital Archives, Polska
- 2° Corpo d'Armata Polacco nei combattimenti nell Appennino emiliano - la marcia della 2. Brigata Indipendente Corazzata 2° Corpo d'Armata Polacco nei combattimenti nell Appennino emiliano - la marcia della 2. Brigata Indipendente Corazzata
- 2° Corpo d'Armata Polacco nei combattimenti nell'Appennino emiliano - la marcia della 2. Brigata Indipendente Corazzata 2° Corpo d'Armata Polacco nei combattimenti nell'Appennino emiliano - la marcia della 2. Brigata Indipendente Corazzata
- 2° Corpo d'Armata Polacco nei combattimenti nell'Appennino emiliano - la marcia della 2. Brigata Indipendente Corazzata 2° Corpo d'Armata Polacco nei combattimenti nell'Appennino emiliano - la marcia della 2. Brigata Indipendente Corazzata
- 2° Corpo d'Armata Polacco nei combattimenti nell'Appennino emiliano - la marcia della 2. Brigata Indipendente Corazzata 2° Corpo d'Armata Polacco nei combattimenti nell'Appennino emiliano - la marcia della 2. Brigata Indipendente Corazzata
- 2° Corpo d'Armata Polacco nella battaglia di Bologna - i tentativi di attraversamento del fiume Senio 2° Corpo d'Armata Polacco nella battaglia di Bologna - i tentativi di attraversamento del fiume Senio
- 2° Corpo d'Armata Polacco nella battaglia di Bologna - i tentativi dell attraversamento del fiume Senio 2° Corpo d'Armata Polacco nella battaglia di Bologna - i tentativi dell attraversamento del fiume Senio
- 2° Corpo d'Armata Polacco nella battaglia di Bologna - i tentativi di attraversamento del fiume Idice 2° Corpo d'Armata Polacco nella battaglia di Bologna - i tentativi di attraversamento del fiume Idice
- 2° Corpo d'Armata Polacco nella battaglia di Bologna - l'arrivo dei soldati polacchi in citta' 2° Corpo d'Armata Polacco nella battaglia di Bologna - l'arrivo dei soldati polacchi in citta'
- 2° Corpo d'Armata Polacco nella battaglia di Bologna - l'arrivo dei soldati polacchi in citta' 2° Corpo d'Armata Polacco nella battaglia di Bologna - l'arrivo dei soldati polacchi in citta'
- 2° Corpo d'Armata Polacco nella battaglia di Bologna - l'arrivo dei soldati polacchi in citta' 2° Corpo d'Armata Polacco nella battaglia di Bologna - l'arrivo dei soldati polacchi in citta'
- 2° Corpo d'Armata Polacco nella battaglia di Bologna - l'arrivo dei soldati polacchi in citta' 2° Corpo d'Armata Polacco nella battaglia di Bologna - l'arrivo dei soldati polacchi in citta'
- 2° Corpo d'Armata Polacco dopo la fine delle azioni di guerra - campo di prigionieri 2° Corpo d'Armata Polacco dopo la fine delle azioni di guerra - campo di prigionieri
- 2° Corpo d'Armata Polacco - Servizio Ausiliare Femminile Polacco 2° Corpo d'Armata Polacco - Servizio Ausiliare Femminile Polacco
- 2° Corpo d'Armata Polacco - Servizio Ausiliare Femminile Polacco 2° Corpo d'Armata Polacco - Servizio Ausiliare Femminile Polacco
- 2° Corpo d'Armata Polacco - l'evacuzione verso la Gran Bretagna 2° Corpo d'Armata Polacco - l'evacuzione verso la Gran Bretagna
- 2° Corpo d'Armata Polacco - l'evacuzione verso la Gran Bretagna 2° Corpo d'Armata Polacco - l'evacuzione verso la Gran Bretagna
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