è la maggiore tra le quattro necropoli polacche in Italia.
Vi sono sepolte le salme di 1.432 militari del
2° Corpo d'Armata Polacco, che hanno combattuto
nei ranghi dell'VIII° Armata Britannica, nella zona
della Linea Gotica, dell'Appennino Emiliano, del fiume Senio e della città di Bologna.
Dal 1946 il cimitero è rimasto sotto la tutela rispettivamente del clero locale italiano assieme ai soldati del gen. Władysław Anders rimasti in Italia, dell'Associazione dei Combattenti Polacchi – sede di Torino, del Commissariato Generale per le Onoranze ai Caduti in Guerra. Del cimitero si occupa anche l'Associazione delle Famiglie dei Combattenti Polacchi in Italia.
Negli anni '60 del XX secolo sono stati eseguiti i primi lavori di restauro. Da anni la necropoli è sotto tutela anche del Consiglio per le Commemorazioni dei Combattimenti e del Martirio che nel 2014 ha provveduto al restauro generale del cimitero.
Ogni anno qui si svolgono le celebrazioni in occasione della liberazione di Bologna (21 aprile) e nel giorno dei morti.
Questo luogo, particolarmente importante per la memoria storica dei polacchi, è stato visitato da diverse personalità di spicco polacche, tra cui Karol Wojtyła che venne qui come cardinale nel 1969 e nel 1971 e come Papa Giovanni Paolo II nel 1982. Il cimitero è stato visitato anche dal Primate della Polonia, cardinale Stefan Wyszyński.