7. Monte Cassino V 1944

La marcia del 2° Corpo d'Armata Polacco nella Battaglia di Montecassino. L'assalto al Pizzo. La marcia del 2° Corpo d'Armata Polacco nella Battaglia di Montecassino. L'assalto al Pizzo. Archivio Digitale Nazionale - National Digital Archives, Polska
Il Gen. Anders ha motivato l'accettazione di questo difficilissimo compito sottolineando l'importanza propagandistica della conquista di Montecassino: „sarebbe diventata altrettanto nota quanto la difesa di Stalingrado e di Tobruch, e sarebbe passata alla storia". Ha constatato inoltre che „si sarebbe trattato della prima rappresaglia dei militari polacchi, dopo la sconfitta nel 1939, contro i migliori combattenti dell'esercito tedesco" e che "la conquista del monastero e della fortezza di Montecassino da parte dei soldati polacchi sarebbe stata la migliore risposta alla propaganda sovietica, la quale asseriva che i polacchi non volevano battersi contro i tedeschi. Eseguire la missione ricevuta avrebbe avuto un'importanza particolare per il nostro governo a Londra, per la soluzione politica della questione polacca".
Il 1° dicembre 1943, ancora prima dei componenti del 2° Corpo d'Armata Polacco, è giunto in Italia un reparto polacco di commando capeggiato dal capitano Władysław Smrokowski. Questo "No. 6 Troop", chiamato anche 1ª Compagnia Commando Indipendente, ha potenziato il battaglione internazionale n° 10 Inter-Allied Commando. Dalla metà del dicembre 1943 fino ai primi del febbraio 1944 ha partecipato ai combattimenti sul Garigliano. Il 4 aprile è entrato a far parte del 2° Corpo d'Armata Polacco.
A partire dal 2 febbraio 1944, ai reparti della 3ª Divisione polacca dei Fucilieri dei Carpazi è stata affidata la difesa di un settore lungo il fiume Sangro. Tra il marzo e l'aprile è arrivata ad aggiungersi, sulla prima linea del fronte, la 5ª Divisione della Fanteria "Kresowa". Fino all'aprile 1944 ai suoi ordini è stato affidato il Primo Raggruppamento Motorizzato italiano, con la potenza di una brigata. I soldati italiani hanno accompagnato il 2° Corpo d'Armata Polacco anche più avanti. Da metà giugno fino alla fine dell'agosto 1944, il generale Anders ha comandato il Corpo Italiano di Liberazione, CIL, composto da circa 18.000 uomini. Nei mesi successivi, con le truppe polacche hanno collaborato anche la Brigata italiana „Maiella" e il Gruppo di combattimento „Friuli".
Il 24 marzo, al generale Władysław Anders è stato affidato il compito di spezzare il dispositivo difensivo tedesco e di impadronirsi della collina del Monastero di Montecassino. Si trattava di una posizione chiave sulla "Linea Gustav" tedesca, che bloccava agli alleati la via per Roma e impediva il congiungimento con il VI Corpo d'Armata americano, circondato dai tedeschi ad Anzio. Precedentemente, in tre battaglie molto sanguinose combattute in questo luogo, gli eserciti americani, neozelandesi, indiani e britannici avevano subito sconfitte.

Nei giorni 24–27 aprile, i reparti del 2° Corpo d'Armata Polacco hanno iniziato a occupare le posizioni dalle quali sarebbe dovuto partire l'attacco. L'offensiva contro le postazioni tedesche è iniziata con l'apertura del fuoco di artiglieria l'11 maggio, alle ore 23.00. Il 12 maggio, all'una di notte, la fanteria ha sferrato l'attacco. In prima linea si sono trovate inizialmente la 1ª Brigata dei Fucilieri dei Carpazi, facente parte della 3ª Divisione dei Fucilieri dei Carpazi, e la 5ª Brigata della Fanteria di Vilnius, facente parte della 5 ª Divisione della Fanteria "Kresowa".
I fucilieri hanno attaccato la "gola", una strettoia tra due colli: Quota 593 e Masseria Albaneta; in seguito, essi avrebbero dovuto assalire le rovine del monastero. Sono riusciti però a conquistare solo la prima posizione. Martellati incessantemente dai contrattacchi tedeschi e ormai a corto di forze e di munizioni, hanno dovuto ripiegare sulle posizioni di partenza.
Contemporaneamente, la 5ª Divisione della Fanteria "Kresowa" avrebbe dovuto attaccare il Monte Sant'Angelo, oltrepassare la Cresta del Fantasma e raggiungere Quota 575, per coprire le truppe che assalivano l'abbazia. Nonostante le altissime perdite, i polacchi sono riusciti a conquistare solo la Cresta del Fantasma, ma sono stati costretti ad abbandonarla la notte successiva.
Dopo l'insuccesso della prima offensiva contro le posizioni tedesche, il 2° Corpo d'Armata Polacco ha continuato le operazioni di difesa, senza interrompere i preparativi per il secondo assalto, che ha avuto inizio la sera del 16 maggio. Questa volta il peso principale doveva essere sostenuto dalla 5ª Divisione della Fanteria "Kresowa". La 5ª Brigata di Fanteria, facente parte della Divisione, ha combattuto con grande coraggio per la Cresta del Fantasma e il Monte Sant'Angelo; durante la battaglia è perito il comandante della brigata, il colonnello Wincenty Kurek. Ma già la sera stessa i reparti polacchi sono riusciti a espugnare la Cresta del Fantasma e la zona nord di monte Sant'Angelo.
Contemporaneamente, la 3ª Divisione dei Fucilieri dei Carpazi, con le forze della 2ª Brigata, ha combattuto, senza successo, per conquistare l'Albaneta e Quota 593. Pur avendo gravemente indebolito la difesa tedesca, gli alleati non sono riusciti a spezzarla in modo decisivo. Tuttavia, privati di ogni possibilità di sostegno nella difesa della tratta di Cassino e visto lo stringersi della morsa dell'esercito britannico e francese a sud, le superstiti forze tedesche hanno deciso di abbandonare le loro posizioni.
All'alba del 18 maggio, la pattuglia del 12° Reggimento del Lancieri di Podolia ha occupato le rovine dell'abbazia di Montecassino e issato la biancorossa bandiera polacca. Fino al 19 maggio gli altri reparti del 2° Corpo d'Armata Polacco hanno raggiunto tutti gli obiettivi dell'offensiva, sfondando con successo la "Linea Gustav"; tale esito ha avuto non solo un forte valore militare ma anche propagandistico. Nella battaglia di Montecassino i soldati polacchi si sono distinti per uno straordinario spirito di sacrificio, determinazione, eroismo e forza d'animo, assumendosi volentieri la parte più dura nell'offensiva contro i migliori reparti della Wermacht, come la 1ª Divisione dei Paracadutisti e la 5ª Divisione Alpina.
Conclusi i combattimenti sulla "Linea Gustav", il 2° Corpo d'Armata Polacco ha partecipato allo sfondamento della "Linea Senger", ribattezzata dagli alleati come "Linea Hitler", che bloccava la via d'accesso a Roma. Il 19 maggio, tenendo conto dello sfinimento e delle gravi perdite subite dalle due divisioni di fanteria nella battaglia di Montecassino, il generale Anders ha inviato al fronte uno schieramento improvvisato di brigata, comandato dal tenente colonello Władysław Bobiński, denominato „Gruppo Bob". Nei giorni 20–24 maggio 1944 i suoi uomini hanno combattuto con grande determinazione per la località di Piedimonte San Germano, riuscendo a scacciare il nemico.
A metà del giugno 1944 il II Corpo d'Armata ha assunto la responsabilità del settore adriatico. Il 17 giugno l'unità formata dalla 3ª Divisione dei Fucilieri dei Carpazi ha inseguito, lungo la strada n° 16, i nemici in ritirata. Nei giorni 21–23 giugno hanno avuto luogo duri combattimenti sul Cienti, dove i tedeschi sono riusciti a contenere, per breve tempo, l'avanzata delle truppe polacche.
Foto provenienti dall'Archivio Digitale Nazionale polacco - National Digital Archives, Polska logo-nac